L’ITALIA E LA REPRESSIONE DEI CRIMINI INTERNAZIONALI. La difficile strada verso l'adozione di un Codice ad hoc
Dettagli dell'evento
Quando
dalle 15:00 alle 18:45
Allegati
Auditorium UNIMC
Via Padre Matteo Ricci, 2 - Macerata
Saluti istituzionali
ore 15:00-15:30
John Francis Mc Court - Rettore dell’Università di Macerata
Stefano Pollastrelli - Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Università di Macerata
Paolo Parisella - Avvocato, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Macerata
Jacopo Allegri - Avvocato, Presidente della Camera penale di Macerata
Introduzione generale
ore 15:30- 16:00
Interazioni fra giurisdizioni internazionali e giurisdizioni nazionali. Il caso della Corte penale internazionale
Rosario Aitala – Giudice della Corte penale internazionale, Università LUISS “Guido Carli”
I Sessione - Gli obblighi in materia di repressione dei crimini internazionali e la perdurante necessità di un adattamento dell’ordinamento interno
ore 16:00-18:45
Modera
Andrea Caligiuri – Professore associato di Diritto internazionale, Università di Macerata
Relatori
L’adeguamento dell’ordinamento italiano al diritto internazionale penale, ovvero dinamica dell’immobilità
Giuseppe Puma – Professore associato di Diritto internazionale, Università LUMSA, Palermo
Il progetto di Codice dei crimini internazionali
Emanuela Fronza – Professoressa associata di Diritto penale, Università di Bologna
Definizione dei crimini internazionali: limiti e prospettive di riforma della legislazione penale
Marina Mancini – Professoressa associata di Diritto internazionale, Università Mediterrane di Reggio Calabria
Immunità degli alti organi dello Stato dalla giurisdizione penale: problemi di adattamento
Alessandro Bufalini – Professore associato di Diritto internazionale, Università degli Studi della Tuscia
Dibattito